Alle origini del taglio cesareo – Tutto inizia da un castratore di maiali

Per risalire alle origini del primo taglio cesareo dobbiamo tornare indietro all’anno 1500.

Si tratta della moglie del castratore di maiali Jacob Nufer, in Svizzera, che aveva le doglie.

Stava lottando per la nascita del bambino da giorni ormai. Tredici ostetriche erano state chiamate per aiutarla, e nessuna riuscì a completare il processo.

Nufer sapeva come aiutare sua moglie perché aveva acquisito una vasta conoscenza e abilità attraverso il suo lavoro.

I castratori di maiali avevano a lungo eseguito i tagli cesarei su nascite difficili di animali come cavalle, mucche, cagne, pecore e scrofe.

Lo facevano per salvare i piccoli quando si temeva che la madre potesse morire.

Anche le ostetriche conoscevano questa tecnica, ma fino all’inizio del XVI secolo, il parto cesareo era permesso solo su madri morte.

Infatti l”origine del termine è legata alla “𝗟𝗲𝘅 𝗖𝗮𝗲𝘀𝗮𝗿𝗲𝗮“, una legge romana del 715 a.C. che prevedeva l’estrazione del feto dalle donne decedute durante il travaglio.

I bambini nati in questo modo venivano chiamati “Cesones” o “Césares“, derivanti dal verbo latino “caedo, caedis, cecidi, caesŭm, caedĕre” (tagliare).

Quello che facciamo oggi , salvare la vita della madre, a rischio della morte del bambino, era severamente proibito.

Jacob era disperato ma finalmente riusci’ ad ottenere un permesso dalle autorità per eseguire la procedura su sua moglie viva.

Utilizzo’ una lama di rasoio per fare l’intervento. Madre e figlio sopravvissero.

La madre ebbe in seguito altri 5 figli nati con parto naturale. Questo significa che Jacob e’ stato in grado di ricucire molto bene l’utero.

E con il suo coraggio ha salvato non solo sua moglie e suo figlio, ma milioni di altre pazienti in seguito.



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