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È considerata una delle più famose opere manieriste, l’originale è conservata sotto la Loggia dei Lanzi, parte delle Gallerie degli Uffizi.
Completata nel 1554, dopo quasi dieci anni di lavoro, Il Perseo con la Testa di Medusa è opera di Benvenuto Cellini.
– Ma qual è la vera storia della protagonista Medusa?
I fatti sembrano narrare l’uccisione di un mostro. Una figura femminile che pietrificava le persone con il solo sguardo ma Medusa è stata vittima di violenza sessuale e la storia l’ha poi trasformata in una cattiva.
Medusa è uno dei personaggi della mitologia greca più facili da riconoscere ad occhio nudo. Con i suoi inconfondibili capelli di serpente e il potere di trasformare chiunque la guardi in pietra, è uno dei mostri più popolari nelle storie antiche.
Ma c’è una parte della loro storia che non tutti conoscono e che cambierà completamente la sua prospettiva.
La donna serpente non ha sempre avuto un aspetto spaventoso. Medusa era una delle tre sorelle gorgone (una specie di mostro femminile). A differenza di Esteno ed Euriale, lei era l’unica mortale della famiglia.
Ovidio è stato un poeta romano considerato uno dei più importanti della letteratura in latino ed è stato anche uno dei primi a descrivere come l’essere mitologico è diventato una creatura terribile.
L’Enciclopedia di Storia Antica cita Ovidio in modo breve ma scioccante. Medusa era una bella ragazza e Poseidone l’ha desiderata per lui. Il dio dei mari l’ha attaccata e violentata all’interno di un tempio dedicato ad Atena.
La dea ha preso questo attacco come un’offesa e ha punito la donna dandole serpenti al posto dei capelli e con la maledizione di trasformare in pietra chiunque guardasse.
Dopo questo evento viene la parte più popolare della vicenda: quella in cui Perseo uccide la “temibile” Medusa.
Re Polidectes era innamorato di Danae, la madre di Perseo.
Suo figlio non approvava questa relazione perché riteneva che il sovrano fosse privo di onore. Per sbarazzarsi del figlio, Polidectes gli chiese di procurargli la testa della gorgone.
Come segnala il Metropolitan Museum of Art, gli dei aiutarono Perseo nella sua missione e gli fornirono doni per assicurargli la vittoria. Un pezzo chiave del suo trionfo è stato lo scudo lucido di Atena, che le ha permesso di avvicinarsi a Medusa ed evitare il suo sguardo pericoloso.
Quando Perseo la decapitò, dal suo collo spuntarono il gigante Crisaor e il cavallo alato Pegaso. Entrambi sono considerati i figli di Poseidone, il che significa che sono stati il frutto di uno stupro e che Medusa era incinta quando è stata uccisa.
Non è una notizia insolita che la mitologia greca sia piena di racconti di abusi e violenza, ma è interessante e tragico scoprire che Medusa è ancora ricordata come un mostro quando il suo unico “crimine” è stato essere attraente.
La vittima è stata anche l’unica a ricevere una punizione per le azioni di Poseidone. E anche Atena ha creato il flauto per imitare i lamenti di Esteno ed Euriale dopo l’omicidio di sua sorella.
Medusa si è rivelato non essere il vero mostro in questa storia…
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