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Visitare il Portogallo significa anche andare alla ricerca degli elementi tipici che ne caratterizzano la storia.
Dai monumenti ai vini, passando per paesaggi e tradizioni. Impossibile quindi non soffermarsi sulla lunghissima rete di binari e cavi elettrici che si intersecano tra di loro e che ancora oggi continuano ad alimentare le carrozze che sferragliano per le strette viuzze delle principali città portoghesi.
Stiamo parlando ovviamente dell’elétrico, ovvero il tram portoghese.
Vero e proprio stereotipo turistico, soprattutto della capitale Lisbona, con file lunghissime di turisti che almeno una volta nella vita vogliono provare l’esperienza di viaggiare sul famoso tram 28.
Ma facciamo un passo indietro, quando inizia questa tradizione?
Le prime carrozze iniziano a circolare verso la fine del 1800. Porto è la prima città ad inaugurare questo nuovo mezzo di trasporto nel 1895. Seguono Lisbona nel 1901, Sintra nel 1904, Coimbra nel 1911 e Braga nel 1914.
Oggi solamente le prime tre città continuano ad avere il tram funzionante. Coimbra e Braga hanno cessato la loro operatività.
Soffermiamoci un istante sulle tre città che ancora vedono operativo l’elétrico prima poi di concentrarci sull’emblema turistico, per l’appunto il tram portoghese 28.
A Lisbona tutto inizia nel lontano 1878 quando, prima di arrivare a quello che noi tutti oggi consideriamo tram, c’era il “carro americano”, questa carrozza che circolava su binari ma trainata da un animale. In questo caso si parla di un mulo a trainare la carrozza con i rispettivi passeggeri a bordo.
La Companhia dos Carris de Ferro de Lisboa divenne la più importante concessionaria di trasporto pubblico di passeggeri della capitale.
Dieci anni dopo venne fatto il primo tentativo di sostituire la trazione animale con quella elettrica. Circolarono due carrozze equipaggiate con batterie ma, sebbene l’esperimento fu soddisfacente, l’accordo con l’impresa belga che avrebbe dovuto rifornire il resto delle carrozze non andò a buon fine e il “carro americano” continuò a trazione animale fino alla fine del secolo.
Nel 1900 venne installata la rete aerea di cavi elettrici e nel 1901 venne inaugurata la prima carrozza alimentata totalmente ad elettricità. Il percorso andava da Cais do Sodré fino ad Algés. L’attuale linea 15E.
Gli anni cinquanta del secolo scorso sono l’epoca di massimo splendore dei tram nella capitale. Si contavano 30 differenti linee.
A partire dagli anni ’60 invece inizia il declino. La circolazione dei primi autobus e l’inaugurazione della metropolitana nel 1959 contribuiscono a una riduzione dell’utilizzo di questo mezzo di trasporto.
Oggi giorno la rete di elétricos della Carris, l’impresa di trasporto pubblico di Lisbona, è composta da sei linee e percorre un totale di 31km. Impiega 138 lavoratori e ha una frotta di 63 veicoli dei quali 45 storici modernizzati, 10 articolati e 8 storici “leggeri”.
Tutti provenienti da un unico deposito situato nella località di Santo Amaro.
A Sintra la situazione invece è molto più semplice.
Abbiamo una sola linea di tram portoghese funzionante dal 1904 che unisce il paesino di Sintra alla Praia das Maçãs, la Spiaggia delle Mele, così chiamata in quanto in questa località sfocia il fiume Colares che lungo il suo corso passa attraverso varie arie coltivate, trascinando i frutti caduti dagli alberi.
Il percorso è prettamente campestre e si snoda parallelo a varie strade per un totale di poco meno di 13km con otto fermate, qualcuna ancora equipaggiata con pensiline originali che risalgono al lontano 1904.
Ogni tratta dura circa 45 minuti e sono previsti nove viaggi al giorno.
Solo a partire dalla stagione 2007 – 2008 il servizio viene realizzato tutto l’anno, prima si trattava di un servizio stagionale.
L’impresa che gestisce il tutto è proprio il Municipio di Sintra.
La città di Porto invece è pioniera del settore con una rete di elétricos attiva dal 1895.
La prima linea risale però al 1872 e univa la zona della foce del fiume Douro ai quartieri di Infante e Carmo, alternando il capolinea a ogni viaggio. Una volta l’uno una volta l’altro. Anche in questo caso, come per Lisbona, i primi prototipi erano sul modello del “carro americano” trainato da animali.
Nel 1878 viene introdotta la trazione a vapore che si unisce a quella animale anticipando il successivo sviluppo con la rete elettrica che avviene, per la prima volta, il 12 settembre 1895. La tratta univa le zone di Carmo e Arrábida.
Si tratta della prima linea elettrica della Penisola Iberica a circolare.
Nel 1950 si raggiunge l’apice della rete tranviaria cittadina che si estendeva per 150km per un totale di 38 linee percorse da 193 carrozze. Alla fine di quella decade inizia il progressivo declino.
Nel 1959 vengono soppresse le prime linee del tram portoghese, sostituite dai primi modelli di filobus, fino ad arrivare al 1996 quando restava funzionante una sola linea, la numero 18, che percorreva a malapena 14km. Un servizio realizzato con sole tre carrozze che funzionavano dalle 9h alle 19h, con una corsa ogni 35 minuti.
Oggi giorno esistono tre linee che trasportano circa 500mila persone l’anno, per lo più quasi tutti turisti incuriositi da questo mezzo di trasporto d’altri tempi per molti considerato “vintage”.
Si arriva così a quello che è uno degli emblemi della capitale e del Portogallo intero: il tram 28.
Con oltre cento anni di storia, venne inaugurato nel 1914, è ormai uno dei volti noti di Lisbona, divenendone una delle principali attrazioni turistiche.
Inizialmente univa appena Praça de Camões al quartiere di Estrela ma con il tempo ha raggiunto anche i quartieri di Graça e Prazeres arrivando fino a Martim Moniz.
Ma cosa rende mitica questa linea del trasporto pubblico?
La risposta è sicuramente il suo percorso. Un percorso avvolgente, bello e storico al tempo stesso. Fare un giro sul tram portoghese 28 significa conoscere la Lisbona antica. Il mitico 28 è la miglior forma per salire e scendere le colline della capitale e scoprire tesori e monumenti nascosti.
L’impresa Carris, che ne gestisce il funzionamento, dichiara che il 28 ha un interesse speciale a causa “della strettezza delle vie in certi punti del percorso e per la prossimità che il tram mantiene con gli edifici circostanti”.
In effetti in certi punti se si stende il braccio dal finestrino praticamente si possono toccare le pareti delle case adiacenti…
Il viaggio del 28 inizia con un gesto tipico: il tranviere che mette il braccio fuori dal finestrino e munito di specchietto controlla che la destinazione della carrozza sia quella giusta.
Si parte dalla piazza dedicata a Martim Moniz, figura leggendaria legata alla conquista del castello di São Jorge da parte del primo re portoghese D. Afonso Henriques, e si continua in direzione del quartiere Anjos.
In seguito si arriva a uno dei quartieri più belli di Lisbona: Graça.
Fino ad Alfama, successivo punto di interesse, l’elétrico attraversa strade tipiche e pittorresche passando accanto a monumenti importanti, come il Pantheon nazionale.
Avanzando tra le strade della Baixa, il 28 passa per il quartiere Chiado, accanto alla statua dello scrittore Fernando Pessoa, situata nei pressi dello storico bar A Brasileira.
Si sale fino alla Praça Luís de Camões per poi scendere la famosa Calçada do Combro, passando per l’Assemblea della Repubblica, il quartiere di Estrela e arrivando al suo capolinea: il Largo dos Prazeres.
Tutto molto bello ma fossimo in voi faremmo esattamente al contrario.
Per evitare file di ore alla fermata noi raccomandiamo di partire proprio dal capolinea opposto, ovvero il Largo dos Prazeres. Prendete un bel taxi e vi fate portare fino al Cemitério dos Prazeres (il Cimitero dei Piaceri), uno dei più belli e famosi del mondo e che raccomando di visitare.
Al suo interno trovate anche la tomba dello scrittore italiano Antonio Tabucchi oltre che a una serie infinita di altri celebri personaggi della storia portoghese. Basti pensare che un tempo anche lo stesso Fernando Pessoa e la celebre fadista Amália Rodrigues erano qui sepolti.
Provare per credere!
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